Sapevi che esiste un’intelligenza artificiale forte ed una debole?
Prima di individuare le differenze tra Intelligenza artificiale forte e debole, è doveroso fare una piccola introduzione. Per Intelligenza Artificiale si intendono tutte quelle discipline in grado di sviluppare entità capaci di risolvere in modo autonomo problemi complessi e di ragionamento. Grazie alla continua ricerca e agli studi scientifici, oggi l’IA è applicata in moltissimi ambiti sia nel settore pubblico che in quello privato. Ma cosa si intende per Intelligenza Artificiale forte e debole? Scopriamolo insieme.
Significato di Intelligenza Artificiale forte e debole
La distinzione tra IA forte e debole si deve allo studioso John Searle che per primo ha introdotto delle teorie per spiegarne le differenze. Secondo lo studioso è necessario partire da una domanda: l’Intelligenza Artificiale è in grado di sostituire il ragionamento umano? Potranno le macchine essere superiori rispetto i loro sviluppatori?
Alla base delle due teorie ci sono quindi supposizioni diverse; se una macchina può sostituirsi all’uomo in tutto e per tutto al ragionamento umano allora è possibile parlare di Intelligenza Artificiale forte, diversamente ci troveremo di fronte a un tipo di Intelligenza Artificiale debole.
Cosa si intende per Intelligenza Artificiale debole
L’Intelligenza Artificiale debole si base sul concetto che una macchina possa essere in grado di risolvere problemi complessi. Ne sono un esempio i moderni calcolatori o i software di programmazione che in pochi passi riescono a elaborare dati in maniera precisa e veloce.
Questo tipo di automazione è quindi espressamente collegata al lavoro umano: un’Intelligenza Artificiale debole non è in grado di operare da sola, ossia senza l’input da parte del programmatore.
In linea generale l’IA debole serve per trovare valide soluzioni a situazioni complesse già avvenute; grazie ai dati forniti dal programmatore su eventi simili, la macchina potrà trovare la soluzione migliore e più congrua a un determinato problema grazie al confronto. L’IA debole, quindi viene usata come problem solving.
Cosa si intende per Intelligenza Artificiale forte
Secondo Searle è possibile definire un’Intelligenza Artificiale forte quando la macchina non è considerata solo uno strumento ma, programmata e sviluppata secondo certi criteri, diventa una mente capace di prendere decisioni e agire di conseguenza.
Per arrivare a una tecnologia così evoluta c’è bisogno di operare per passaggi; nel primo step devono essere indicate alla macchina quali sono le regole e procedure principali in un determinato campo. Il secondo step consiste nel fornire all’entità di IA tutte le nozioni e i dati relativi a una determinata situazione (perché è ovvio che ogni problema ha punti di partenza e quindi dati, diversi tra loro). Il terzo step prevede infine lo sviluppo di un’interfaccia che permetta all’essere umano di rapportarsi con l’IA.
Intelligenza Artificiale forte: mito o realtà?
Dopo varie ricerche gli studiosi sono concordi sul fatto che non siamo ancora in grado di parlare di Intelligenza Artificiale forte in tutto e per tutto. Le macchine, pur essendo complesse, non riescono a operare senza l’intervento umano perché non sono in grado di ragionare e pensare da sole. Questo perché le macchine non hanno una vera e propria intelligenza, tutte le loro conoscenze sono inserite dall’uomo che decide sempre come programmare una macchina e di conseguenza donarle certe capacità. Un altro elemento a favore della teoria che un’IA non è ancora forte è legato al fatto che i calcolatori sono in grado di cogliere solo certi aspetti della realtà e non tutte le possibili variabili che possono presentarsi per risolvere un problema nuovo.
Infine le macchine possono manipolare le parole ma non essere in grado di capirne il significato per cui l’IA forte non è ancora del tutto completa.
La ricerca in ambito di Intelligenza Artificiale è comunque in continua evoluzione e non è possibile dire con certezza fin da adesso se un giorno le macchine potranno agire da sole.